Pino

Mi chiamo Pino e raccontare la mia testimonianza è sempre un ricordo meraviglioso di ciò che Dio ha fatto nella mia vita. Adesso posso raccontare le liberazioni e l’opera di Dio, perché il Signore ha operato nella mia vita e io ho sperimentato la luce e la grazia divina durante il mio cammino.
Sono nato in un piccolo paese della Calabria, precisamente a Palmi, trascorrendo qui i primi diciotto anni della mia vita. Sono cresciuto in casa con i miei genitori, due sorelle e un fratello. Non ho avuto una bella infanzia a causa dei miei genitori, in casa non c’era l’armonia, la serenità e la pace che un adolescente dovrebbe avere. Ciò era dovuto dal fatto di avere un padre molto autoritario che materialmente non ci ha fatto mancare niente ma che, purtroppo, non ha fatto altrettanto moralmente e spiritualmente… Tra noi figli e mio padre non c’era nessun rapporto, era come se non ci conoscessimo; mai un sorriso, mai una carezza, né un giro per il paese o al mare. Quando entrava in casa ci terrorizzava e, come cagnolini con la coda tra le zampe, andavamo ognuno al proprio posto. Nessuno batteva ciglio in sua presenza, soprattutto a tavola, quando i suoi occhi incrociavano i nostri, ci terrorizzavano!
Mia madre, per amor di pace e di una famiglia unita, sopportò le pene dell’inferno. Era una guerra continua, lui attaccava e lei subiva. Io avevo paura ma anche vergogna poiché la mia casa era confinante ad altre e si sentiva tutto. A volte, anche la notte ci svegliavamo di soprassalto, sentendo le urla e le botte che lui dava a mia madre e a chiunque di noi si mettesse in mezzo! Tante volte ho visto il fucile in mano a mio padre puntato verso mia madre con l’intenzione di sparare, ma poi tutto si calmava grazie al vicinato, che si precipitava per aiutarci.
La mia vita era a pezzi, non vedevo l’ora di crescere e di arrivare alla maggiore età per andarmene di casa e non vedere più tutto questo.
Una sera d’estate mentre passeggiavamo nel mio paese, conobbi una ragazza. Lei non era del mio paese ma veniva da Roma per trascorrere le vacanze insieme ai suoi genitori. Dopo qualche tempo passato insieme decidemmo di fidanzarci, in questo modo mi sarei trasferito con lei a Roma. Mi sembrava di toccare il cielo con un dito, nella speranza di riuscire a chiudere con il passato e iniziare  una nuova vita! Così, per un periodo, la nostra storia trascorreva in tranquillità: lei studiava per diventare infermiera e io lavoravo in un club privato dove ebbi modo di fare moltissime conoscenze. Ma, gli amici di lavoro, gli amici della mia ragazza e suo fratello si intromettevano sempre tra di noi. Le cose incominciarono a diventare pesanti e non ci comprendevamo più; lei voleva uscire con le sue amiche per tornare quando le pareva e io ero geloso e tante cose non le accettavo; mi sembrava un film già visto!
Un giorno, suo fratello insieme ai suoi amici mi invitarono coinvolgendomi nei loro vizi, tra questi purtroppo c’era anche l’uso di droga. Per non sentirmi inferiore, feci credere di averla già provata e così mi tuffai in questa nuova esperienza; ma già dopo un breve periodo ne diventai dipendente tanto da non poterne fare a meno.
Intanto, una delle mie sorelle che si era sposata e viveva a Terni, m’invitava spesso a trovarla e io prendevo il treno da Roma a Terni per stare un po’ insieme a lei. Un giorno mi parlò della sua esperienza con Gesù e a ogni mia visita a Terni conoscevo i suoi amici della chiesa, che mi parlavano dell’amore di Gesù e del fatto che era morto anche per i miei peccati e vizi. Col passare dei mesi il rapporto con la mia fidanzata si ruppe definitivamente ed io uscii di casa con l’intenzione di farla finita! Mentre camminavo a passo veloce, sentii una voce dietro me che mi chiamava: “Pino, Pino, Pino!” mi voltai, ma non c’era nessuno. Quella voce mi ha salvato da quello che stavo per fare! Infatti, decisi di stabilirmi a Terni da mia sorella.
Cominciai a fare nuove esperienze con il Signore, mi confidai con la suocera di mia sorella, confessandole che facevo uso di droghe e lei con amore e con tanta fede mi disse che se avessi buttato quella roba e avessi affidato totalmente la mia vita a Gesù, Egli mi avrebbe liberato e non ne avrei sentito più la mancanza. Così è stato! Quel giorno stesso mi sbrazzai di tutta quell’immondizia e da allora fui liberato! Confidai a Gesù tutto quello che avevo passato e Lui si caricò dei miei pesi facendomi diventare un figlio di Dio. Giorno per giorno crescevo nel Suo amore e nella sua conoscenza per mezzo della Sua Parola (la Bibbia).
In questo percorso ho anche conosciuto una Sua figliola con la quale mi sono sposato e ho formato una famiglia, infatti da questo matrimonio sono nati due meravigliosi figli che conoscono e amano Dio e vivono la fede in Lui.

Spero che questa testimonianza possa essere di beneficio a chiunque si trovi in una situazione simile alla mia.
                                       

Dio vi benedica!