La nostra storia

 

Le origini

Era il 1962 quando una famiglia di credenti sinceri e fedeli di origini calabresi, si trasferì a Roma. Divennero membri dell’Assemblea Cristiana Evangelica di Roma, via Anacapri, curata dal pastore Roberto Bracco, e animati da un forte impulso evangelistico, cominciarono da subito a condividere la loro fede evangelica nella propria abitazione provvisoria nel quartiere di Porta Furba. Alcuni giovani della chiesa si alternavano nel prestare la loro collaborazione per predicare l’Evangelo a quanti venivano contattati.

Pochi anni più tardi, nel 1969, il Comune di Roma assegnò migliaia di alloggi ad altrettante famiglie disagiate, in una zona periferica della città: la Borgata del Trullo. Tra queste migliaia, c’era anche la famiglia Carchedi appunto.

Mentre il capofamiglia, Antonio, si dedicava al suo lavoro secolare, che lo portava spesso all’estero, la sua consorte, Tonina, esercitava il suo dono evangelistico nell’ambito del suo lavoro secolare che svolgeva all’interno dei lotti limitrofi alla sua abitazione. Un lavoro umile il suo, ma che divenne subito uno strumento di salvezza, reso efficace dall’unzione divina e che portava, settimana dopo settimana, molte persone alla conoscenza del Vangelo.

La crescita numerica del nascente gruppo determinò in breve tempo la necessità di avere sul posto qualcuno che potesse curare questo lavoro. Fu allora che i coniugi Carchedi fecero richiesta al pastore Bracco di incaricare qualcuno che potesse prendersi cura di quest’Opera.

L’incaricato fu il giovane Cesare Cananzi, già impegnato in alcune attività nella comunità di Roma e già pastore negli anni passati a Casabona (KR) e ad Ascoli Piceno.

Dal 1970 quindi iniziarono le riunioni in casa della famiglia Carchedi. Il Signore manifestava l’opera Sua con potenza, salvando e battezzando nello Spirito Santo, e anche con guarigioni e segni miracolosi.

Ma questi incontri privati, casalinghi, non bastavano più. Era necessario che i nuovi credenti partecipassero ai culti comunitari, e così ogni domenica questi assetati partivano dal Trullo con i mezzi pubblici, per andare al culto nella “comunità grande”, in Via Anacapri, dall’altra parte della città.

Così fino al 1978, anno in cui fu aperto un primo locale di culto proprio in zona, al Trullo, ad accogliere i nuovi credenti aggiunti alla Chiesa in quegli anni.

Nel 1985, il crescente gruppo, si trasferì in un locale più grande, proprio nel cuore del quartiere e prese ufficialmente il nome di Chiesa Evangelica Peniel”.

Gli sviluppi

Verso la fine del 1992 ci fu un cambiamento nella conduzione della comunità. Cesare Cananzi fu chiamato a svolgere il suo ministero pastorale in Svizzera, nella chiesa italiana di Ginevra. Si rendeva perciò necessario provvedere alla sua sostituzione. E ci ha pensato il Signore che vede e provvede mirabilmente per il bene del Suo popolo. Egli stava infatti già preparando per il ministero uno dei figli di Cesare, il 24enne Gianluca il quale si era da poco unito in matrimonio con Miria, terza figlia dei coniugi Carchedi.

Nell’agosto di quello stesso anno, infatti, attraverso un comando profetico – ricevuto mediante il pastore delle comunità di Gioia Tauro e Palmi (RC), il Signore aveva già rivolto al giovane Gianluca, la Sua vocazione al ministero pastorale senza, tuttavia, rivelare immediatamente dove, come e quando avrebbe dovuto esercitare tale ministero.

Solo due mesi più tardi, nel mese di ottobre, il pastore Cesare, ignaro di quanto fosse accaduto nei mesi precedenti ma evidentemente guidato dal Signore, propose alla conduzione della comunità il figlio Gianluca, il quale poté intraprendere il proprio ministero con entusiasmo avendo avuto il consenso unanime di tutti i membri di chiesa.

Sempre in quegli anni, la chiesa del Trullo cominciò a protendersi verso altri campi di missione tuttora attivi e prolifici:

– A Terni, in Umbria, dopo un periodo di attività evangelistica in casa, nel 1993, in collaborazione con altri fratelli di Roma, fu aperto al pubblico un locale di culto che accoglie attualmente una viva e attiva comunità di circa 50 membri tuttora a cura del pastore Gianluca Cananzi.

– In Abruzzo, Molise e Campania, dove venne inviato come missionario della chiesa del Trullo un altro membro della Comunità, il giovane figlio dei coniugi Carchedi, Daniele, con sua moglie Maria. Il Signore ha benedetto la loro opera evangelistica sempre svolta in collaborazione con la Comunità del Trullo e altri fratelli di Roma, che, sebbene tra molte difficoltà, ha visto nascere tre comunità nelle varie province raggiunte dal loro lavoro.

Attualmente la comunità del Trullo conta circa 80 membri, molti dei quali sono giovani e ragazzi, ed è impegnata nell’opera di evangelizzazione e formazione spirituale anche con la comunità cinese, nel canto e nelle missioni estere.

Tutta la lode e la gloria siano solo al Signore che è l’Autore di ogni cosa!

Il nostro credo

 

  1. Crediamo ed accettiamo l’intera Bibbia come Parola di Dio ispirata, unica, infallibile ed autorevole regola della nostra fede e della nostra condotta.
  2. Crediamo che c’è un solo vero Dio, Eterno, Onnipotente, Creatore e Signore di tutte le cose e che, nella Sua unità, vi sono tre distinte Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
  3. Crediamo che il Signore Gesù Cristo fu miracolosamente concepito dallo Spirito Santo ed assunse la natura umana nel seno di Maria vergine. Egli è vero Dio e vero Uomo.
  4. Crediamo nella Sua vita senza peccato, nei Suoi miracoli, nella Sua morte vicaria come “prezzo di riscatto” per tutti gli uomini, nella Sua resurrezione, nella Sua ascensione alla destra del Padre, quale unico mediatore.
  5. Crediamo nel Suo personale e imminente ritorno per i credenti e poi sulla terra in potenza e gloria per stabilire il Suo regno.
  6. Crediamo che tutti gli uomini siano perduti e dovranno affrontare il giudizio di Dio; che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, unico Sommo Sacerdote, siano indispensabili per la purificazione dal peccato di chiunque Lo accetti come personale Salvatore e Signore.
  7. Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spirito Santo sia assolutamente essenziale per la salvezza.
  8. Crediamo alla guarigione divina, secondo le Sacre Scritture, mediante la preghiera, l’unzione dell’olio e l’imposizione delle mani.
  9. Crediamo al battesimo nello Spirito Santo, come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo la Bibbia, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza alla verità delle Sacre Scritture e nella potenza dell’annuncio di “tutto l’Evangelo” al mondo.
  10. Crediamo ai carismi e alle grazie dello Spirito Santo nella vita dei cristiani, che si manifestano nell’esercizio del loro sacerdozio universale, per l’edificazione, l’esortazione e la consolazione della comunità cristiana e, conseguentemente, della società umana.
  11. Crediamo ai ministeri del Signore glorificato, quali strumenti autorevoli di guida, di insegnamento, di edificazione e di servizio nella comunità cristiana.
  12. Crediamo nell’unità spirituale della Chiesa, che è il Corpo di Cristo, composta da tutti coloro che sono stati rigenerati mediante la fede in Gesù.
  13. Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna degli empi e alla glorificazione dei redenti, i quali hanno perseverato nella fede fino alla fine.
  14. Crediamo nei nuovi cieli e nella nuova terra e nella nuova Gerusalemme, la santa città, che scenderà dal cielo e sarà piena della gloria di Dio.
  15. Celebriamo il battesimo in acqua per immersione, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, per coloro che fanno professione della propria fede nel Signore Gesù Cristo come loro personale Salvatore.
  16. Celebriamo la cena del Signore o Santa Cena, con le due specie del pane e del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziandone il ritorno; essa viene amministrata a chiunque sia stato battezzato secondo le regole dell’Evangelo e viva una vita degna e santa davanti a Dio e alla società.