Una parola per questo tempo: Catturati dalle noccioline
In modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.
(II Timoteo 2:26)
Per catturare una scimmia, alcuni svuotano una noce di cocco, facendole una stretta apertura nel guscio, tale da permettere a una scimmia di infilarci la mano in orizzontale. All’interno del guscio mettono una nocciolina e legano il tutto a una robusta fune, assicurando saldamente l’altra estremità. Quando arriva la scimmia vede la noce di cocco e sente la nocciolina dentro, infila la mano e la prende. A questo punto, però, non riesce più a estrarla, perché il pugno chiuso attorno alla nocciolina non riesce a passare per la fenditura. Così il cacciatore comincia a tirare la scimmia verso di sé, fino a catturarla. Eppure alla scimmia basterebbe lasciare la nocciolina per potersi liberare! Quanti credenti sono portati lontano dalla presenza del Signore per una minuscola soddisfazione. Qualunque sia la tua nocciolina, ciò che non vuoi lasciare e a causa di cui il nemico ti tiene legato, la Parola di Dio ti conduce oggi a riflettere per lasciare la presa di ciò che ti ha catturato e liberarti dai lacci che ti priveranno di beni molto più preziosi. Alza lo sguardo al Signore e molla la nocciolina!